Gabriel García Márquez – Morte
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
Molte volte, sul punto si scoprire la ricetta dell’immortalità, mi distrasse la presenza spaventosa della morte…
Scansati che passa il ventoscansati che passa il temposcansati che passa la vita.Non scansartiche arriva lei,a lei non puoi sfuggire,lei non la puoi scansare.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
È facile condanare l’eutanasia, quando la vita non è la nostra.
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
Molte volte, sul punto si scoprire la ricetta dell’immortalità, mi distrasse la presenza spaventosa della morte…
Scansati che passa il ventoscansati che passa il temposcansati che passa la vita.Non scansartiche arriva lei,a lei non puoi sfuggire,lei non la puoi scansare.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
È facile condanare l’eutanasia, quando la vita non è la nostra.
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
Molte volte, sul punto si scoprire la ricetta dell’immortalità, mi distrasse la presenza spaventosa della morte…
Scansati che passa il ventoscansati che passa il temposcansati che passa la vita.Non scansartiche arriva lei,a lei non puoi sfuggire,lei non la puoi scansare.
A tutto c’è rimedio fuorché alla morte.
È facile condanare l’eutanasia, quando la vita non è la nostra.