Gabriele Ceci – Acqua
L’acqua sui tetti riempie i vuoti della notte, e il buio non fa più paura.
L’acqua sui tetti riempie i vuoti della notte, e il buio non fa più paura.
È strano che “il Serpente” voglia bruciare quel libro. Non sa, forse, che il fuoco…
Io rifletto.La ricerca della profondità è affascinante, abissi infiniti, scuri fondali, elettriche acque e più ci si inabissa, più la meta sprofonda tra i mille se della mente.A volte ciò che cerchiamo galleggia e lo notiamo tremolante solo riemergendo dal blu.Io riflesso.
La genialità, la versatiltà della follia è parente alla ineluttabilità del’acqua che filtra attraverso, sopra e intorno a una diga. È necessario il fronte unito di molte persone per resistere a essa.
Fantasia… galleggiamo in un lago, in un mare, in un oceano di fantasia… la realtà?…
L’acqua è come l’artista: evanescente, trasparente, gorgogliante, ghiaccia e bollente, toccabile, accarezzabile, coccolabile ma imprendibile. L’acqua ti avvolge ma tu non riuscirai mai imprigionarla. L’acqua sfugge tra le maglie delle catene, scivola tra le dita: per cantare libera tra le rocce dei canyon, tra gli alberi dei boschi, nei letti dei fiumi, dal rubinetto di casa tua. L’acqua è come la poesia: qualsiasi cosa canta nei suoi versi, sempre indomabile rimane.
Io adoro la pioggia… e la pioggia adora me!