Gabriele Ceci – Arte
È il tramonto del ceco, la melodia del sordo, il dolce sussurro certo del muto, è tutto foderato di niente, è solo vita.
È il tramonto del ceco, la melodia del sordo, il dolce sussurro certo del muto, è tutto foderato di niente, è solo vita.
Con te, ritrarsi, è un delitto.
Io non so dove vanno i grandi artisti quando muoiono. Voglio pensare che ci sia un ingresso speciale in Paradiso, senza sipari, con tante poltrone, tutte in prima fila. Un posto, dove l’unico frastuono che si sente, è l’applauso della gente che li ha amati.
A cosa serve una grande profondità di campo se non c’è un’adeguata profondità di sentimento?
In Arte, A più B fa sempre infinito.
Siamo di quella generazione in cui l’attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi ci entrava con la cravatta e con garbo.
L’arte morirebbe se l’anima cessasse di emanare la sua voce.