Gabriele D’Annunzio – Libri
Quando parliamo insieme, talvolta io sento che la sua voce è l’eco dell’anima mia.
Quando parliamo insieme, talvolta io sento che la sua voce è l’eco dell’anima mia.
Ci sono ombre da apprezzare molto di più dei loro corpi.
Quando è qui non può, non osa, non amarmi.
Alcuni sguardi sono libri mai letti.
La pallottola è l’unico gioiello che per custodia ha carne umana.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Chiudo gli occhi e penso all’angolo del cuore dove sta racchiuso tutto questo stupido dolore. Dove gli altri sono felici senza di me, dove nessuno sa che esisto, che sto qui con i capelli che sanno di pino e con in testa una canzone […] Gli occhi chiusi mi mandano immagini che fanno ancora più male. E allora cavolo li riapro e tutto è finalmente sfocato. C’è un suono lontano. Dentro ci sono le sue risate e la voce di pistacchio. Poi il suono insiste e diventa un trillo. Il cellulare. Mi tremano le mani mentre apro la tasca esterna dello zaino e lo prendo, concentrata sul numero che appare. Non rispondo. Non rispondo. È lui. È lui. Non è possibile. […] Non rispondo. Tu sei felice anche senza di me. Io no. Però. Smette di squillare nell’attimo che premo il pulsante di risposta. Il silenzio mi fa venire il singhiozzo.