Gabriele D’Annunzio – Morte
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
Giova ciò solo che non muore, e solo per noi non muore, ciò che muor con noi.
Ci si avvicina alla fine del viaggio. Ma la fine è un traguardo, non una catastrofe.
Capita che nella vita ci siano momenti in cui vorremo non essere mai nati, altri che non vorremo più esserci.Nella maggior parte dei casi, invece, abbiamo tanta paura di perderla e ci aggrappiamo ad ogni speranza, anche la più assurda per poter credere di aver ancora tanto da vivere… Questo accade sopratutto nella malattia del corpo.Invece quando è l’anima ad essere malata e sofferente l’opzione cambia, e vorremo non esserci più. Allora mi chiedo è più forte l’anima o il corpo? Ci vuole più coraggio a vivere o a morire?
Da certi incubi ci risvegliamo solo quando ci addormentiamo per sempre.
La paura di molti è quella di invecchiare… di altri invece, è il non poterlo fare.
Un solo giorno in più è un momento di nuova speranza per chi con i rantoli conta gli istanti.
C’è chi ti chiede la borsa e c’è chi ti chiede la vita.