Gabriele D’Annunzio – Morte
Il privilegio dei morti: non moriranno più.
Il privilegio dei morti: non moriranno più.
La morte, la morte ti prende, la morte ti ama, la morte puttana. La morte negli occhi di un vecchio, la morte ti guarda allo specchio, morte, morte sarai cosi forte, da farmi sognare di mai naufragare nel limbo di me che sono solo un bimbo.
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
Non aspettare il giorno che smetterai di soffrire. Perché quando arriverà saprai di essere morto.
Quando nasci, più che un maschio o una femmina, per il sistema nasce uno studente ignorante, un consumatore, un contribuente, un vecchio da mantenere e da seppellire.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
I morti parlano, i morti ascoltano, i morti esistono e nel ricordo… essi rivivono fra i tristi battiti del cuore!