Gabriele D’Annunzio – Sogno
Un sogno può avvelenare un’anima, un sol pensiero involontario può corrompere una volontà.
Un sogno può avvelenare un’anima, un sol pensiero involontario può corrompere una volontà.
Un libro sogna. Il libro è l’unico oggetto inanimato che possa avere sogni.
Non mi è ben chiaro se sono io che vivo per i miei sogni o sono i miei sogni che mi aiutano a vivere!
Un giorno mi sono detto: hai percepito le difficoltà di una quotidianità sempre più caotica e meno ordinata; hai definito le domande, gli interrogativi, quali spunti di riflessione che rendono almeno un senso, quando anche le risposte non potrebbero averne. Ti sei dichiarato ansiosamente tranquillo, rivelando, implicitamente, che – ormai – si può essere tranquillamente ansiosi. Hai ricordato le parole quali vecchie amiche, amiche intime, perché – in questa realtà – l’intimità, forse, ha vita nelle poche parole autentiche, vere, sincere.Hai scritto panta rei e carpe diem.Certo, tutto scorre perché la vita corre e non si ferma. Si cresce, si muta, si diventa altri e si scopre la verità. E si conosce la falsità.Lo so… crescendo il mondo ci confonde e, purtroppo, spesso perdiamo il coraggio di credere nel nostro sogno.Ma è proprio in quel momento che bisogna cogliere l’attimo.Quel sogno siamo noi.
I sogni hanno vita breve, nascono di notte e muoiono di giorno.
Vivere una vita senza sogni è come andar a letto la sera sapendo di non aver sonno. Chiudi gli occhi e lascia appagare tutti i tuoi desideri inconsci.
Il sonno ed io abbiamo un sogno perduto; andiamo a cercarlo e vogliamo ritrovarlo. Nonostante tutto… viva la vita, sempre!