Gabriele Martufi – Stati d’Animo
Le vere e pericolose distanze sono quelle psicologiche. Si può essere molto vicini fisicamente ma molto lontani mentalmente.
Le vere e pericolose distanze sono quelle psicologiche. Si può essere molto vicini fisicamente ma molto lontani mentalmente.
Sento di dovergli qualcosa, e io odio essere in debito con la gente.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
A volte, ciò che s’immagina è non solo più grande della realtà tutta, ma, di più, non ha nulla a che vedere con questa.
I ponti molto alti fanno meno paura se vengono attraversati di notte.
Il rimorso è una virtù del dopo, sorge quando tutto è già avvenuto. È una virtù crepuscolare, sgorga quando l’azione è compiuta e, spesso solo dopo che è passato molto tempo.
Mi faccio troppo spesso la stessa domanda, qual è il giusto equilibrio?