Michela Capriello – Stati d’Animo
Preferisco vedermi morta, anziché non veder te viva accanto a me.
Preferisco vedermi morta, anziché non veder te viva accanto a me.
Odio le persone che dicono: “oramai ti conosco”. Ancora non mi conosco io, figuriamoci se mi conosci tu! Tu di me non sai niente, ricordalo: niente!
Sono quei piccoli ed improbabili gesti che rendono la vita, un po’ meno amara!
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Mi piace ritornare dalle persone e nei luoghi dove sono stata bene!
Tendenzialmente, ho sempre vissuto in un mondo fatato, ma sono convinta che la vita non sia altro che l’ennesima favola da recitare.
Quando finisce un’amore, è sempre quello che amava di più a restare fregato.