Giorgio De Luca – Stati d’Animo
Lascia che a cullare la solitudine siano dolci carezze di vento e soavi melodie di usignoli.
Lascia che a cullare la solitudine siano dolci carezze di vento e soavi melodie di usignoli.
Mento a me stessa e sarò pure sciocca, se pensavo che questo amore fosse quello della mia vita. Allora non mi spiego perché tra tante strade, ritorno sul sentiero più melmoso, forse perché non freno, non dico stop all’amore. Io lotto, io ci credo.
Vorrei trovare un’isola dove approdare,con tutti i miei silenzi,per ritrovare me stessoafflitto da questo mare in burrasca.
Devo trovare una forma di pazzia più ragionevole, questa di parlare ai fantasmi, finirà per farmi diventare matta.
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
Non reggo chi assilla, chi sta troppo addosso e chi calpesta le mie orme.
Odio da sempre le etichette dei maglioni perché mi irritano la pelle, figurati quelle della gente.