Gabriella Sipala – Figli e bambini
Tu piccolo scricciolo sarai per me immensamente grande.
Tu piccolo scricciolo sarai per me immensamente grande.
Nascendo realizzi il sogno dei tuoi genitori. Vivendo realizzerai i tuoi.
Son passati anni dal momento in cui tu, figlia mia, donasti una rosa al tuo papà. Eri così piccolina e già tanto sensibile. Coltivavo rose e tu ne adoravi i momenti. Ascoltando in silenzio. Folleggiavi, ammaliata dal nostro piccolo giardino incantato. Ne è trascorso di tempo e la tua rosa donata vive ancora nel mio cuore; regna nella mia stanza. Nulla è paragonabile al suo valore, poiché è stata colta con le tue piccole mani. Perché è stata regalata da te… bambina mia.
Anche le mamme sono donne, ma ci sono donne che si dimenticano di essere madri.
“La mamma parla con l’urna.” “Quale urna?” “Quella della nonna” si stizzisce Danilo. “Perché ne abbiamo un’altra, in casa?”
Nella scelta dei loro balocchi gli uomini sono irrazionali come i bambini.
La mamma mi fissa, immobile sulla porta.