Gabrielle Émilie le Tonnelier de Breteuil – Stati d’Animo
Si conosce di più l’amore attraverso l’infelicità che procura che per la felicità, spesso misteriosa, che diffonde nella vita degli uomini.
Si conosce di più l’amore attraverso l’infelicità che procura che per la felicità, spesso misteriosa, che diffonde nella vita degli uomini.
Dopo la notte di veglia e sonno, in cui mi sembra di esser sveglia quando dormo e di dormire quando sono sveglia, trovo tracce della mia inquietudine sempre più profonde, sempre più incancellabili. Ma un altro giorno appare all’orizzonte e si spiana il pensiero sulla distesa dell’accogliente mare.
Si scappi dalla mia profonda solitudine, ché il timore è che appesti chi mi posa una mano addosso, e si rifugga la mia poesia che porta ogni mia cellula a sanguinare, ed i rivoli fluiscano sotto ai piedi ed inondino i passi di chi s’avvicina. Scappo da chi mi allontana, ché il suo terrore non fa parte dei miei erotici giochi e da nessun dito mi farei tracciare iniziali sulla pelle, ma resterei firma anonima per anonimi occhi che s’apprestano, maldestri, a leggere testi incomprensibili.
Sono profondamente incazzata, con la vita e le sue troppe imperfezioni. Con tutte quelle cose che non vanno mai al posto giusto, a quelle persone che incontri e non avresti mai voluto nemmeno conoscere. Con tutte quelle che arrivano, ti rubano il cuore e poi si voltano e se ne vanno. E quelle che mi ti hanno ferito, tradito e mentito, e usato. Sono profondamente incazzata, con questa vita in cui non fai che resistere più che esistere… Passi il tempo a cercare di restare in piedi e non hai mai un attimo, un solo attimo di felicità!
Ridatemi gli anni 80/90 bim bum bam alle 4 le biciclette le partite a pallone in mezzo alla strada ridatemi le ginocchia sbucciate, ridatemi le urla di mia madre che gridava e sentiva tutto il quartiere che avevo fatto tardi, ridatemi la sensazione che dava un solo bacio sulla guancia dato dalla prima cotta alle medie. Ridatemi tutto…
E se mi chiedi come va potrei dirti che ho una favola da raccontare Potrei inventarla sul momento mentre gente ad occhi bassi ci sta passando accanto potrei farti vedere con leggiadra fantasia i paesi che si svuotano le persone che indignate vanno via no non parlerò di maghi streghe o di indovini ma racconterò di orchi vestiti come i preti che violentano i bambini. Se mi chiedi come va potrei dirti lascia stare guardati intorno io sono stanco di raccontare.
Ogni tanto bisogna fare pulizia nel cuore, tagliare tutti i rami secchi.