Gaetano Lo Presti – Vita
Crolli, ti rialzi, Crolli, ti rialzi, Crolli, crolli e crolli. Ti rialzi. Crolli, crolli, crolli. Crolli.
Crolli, ti rialzi, Crolli, ti rialzi, Crolli, crolli e crolli. Ti rialzi. Crolli, crolli, crolli. Crolli.
Nessuno guarisce dalla malattia dell’essere nato, una ferita mortale se mai ce n’è stata una.
Chi soffre vive la vita peggiore e spesso ha come unica speranza il “passare a miglior vita”.
Troppe parole e pochi fatti, ormai le cose si fanno in modo troppo semplice e superficiale senza capire che le parole le porta via il vento e che sono le dimostrazioni che contano nella vita.
Vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte.
Un po’ di tempo a questa parte ho imparato a non dare peso alle chiacchiere della gente, a giudizi tirati un po’ così per aprire bocca e per parlare. Ho imparato a giudicare da quello che vedo, non da quello che sentono le mie orecchie. I giudizi affrettati, pettegoli, sminuiscono sempre, fuoriescono o per cattiveria o per invidia. Perché chi critica è solitamente chi invidia. Quindi ho imparato a verificare prima di credere in qualcosa che è montato per l’aria.
Il dubbio stimola la crescita, a chi sfugge il concetto che può a volte anche aver torto, non ha imparato nulla dalla vita.