Gaetano Toffali – Figli e bambini
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.
Sai amore mio? È per te che ho superato ogni difficoltà. Per te mi sono rialzata ogni volta, anche quando non ce la facevo. Ho guardato nei tuoi occhi per ritrovare la strada. Ho stretto la tua mano per non cadere ancora. Ho osservato il tuo sorriso per ricordarmi come fosse un viso gioioso e poterne assaporare la nostalgia. Quante cose mi hai insegnato amore mio. Quanto coraggio, forza e determinazione hai saputo darmi. Grazie. La tua mamma.
Scusate se ho tolto tempo a me stessa. Scusate se non sono andata a divertirmi spesso. Scusate se ho messo me al secondo posto. Scusate se ho dato precedenza a qualcosa di molto prezioso: un figlio! Un figlio che preferisco tenere con me invece che sbatterlo a destra e sinistra come un pacco per andarmi a divertire! Ci vado quando posso, sapete lui conta di più, ma questo può capirlo anche chi non è madre, ammesso che abbia cuore, umanità e cervello!
Non sarò mai una madre. Resterò per sempre una ragazza. Invecchierò così, asciutta e sola. Il mio corpo non si trasformerà, non si moltiplicherà. Non ci sarà Dio. Non ci sarà raccolto. Non ci sarà Natale. Bisogna cercare nel mondo, nella sua aridità, nelle sue strettoie il senso della vita… in questi negozi, in questo traffico. Invecchierò così.
Il genitore che vuole essere ubbidito dai figli deve dare continuamente il buon esempio.
Noi siamo l’infanzia di queste meravigliose creature, sforziamoci di dipingere la loro memoria, faranno di noi la loro coscienza e la nostra eternità.
“Lo sapevo, lo sapevo!”, ripetè il bambino con la sua frase favorita.