Gaetano Toffali – Morte
Nulla è a vita, tranne la morte.
Nulla è a vita, tranne la morte.
E finisce tutto cosìin un semplice batter di cigliaesalando l’ultimo respiroimprovvisamente il cuore batte all’impazzatatutto diventa bianco e neroun sibilo assordante riempie le orecchiepenetra fino al cervelloun formicolio s’impossessa degli artiun senso di immobilità pervade il corpo interointorno e dentro me la pace si diffondeunico ed ultimo contatto con il mondo esterno: gli occhi!Cominciano a roteare, circospetti…catturano ogni singolo particolarepronti a socchiudersi per sempreuna miriade di ricordi si aggrovigliano nella mente:colorati, vivi!I volti delle persone scorrono come titoli di coda di un film,il mio film, la mia vita!Cala il sipariolo schermo si annerisce.Fine.
Pensare di morire non è una soluzione, è solo voler privare a chi ti vuole accanto di viverti.
Gli attimi prima di morire sono sicuramente i più difficili se ne siamo consapevoli.
Una persona annega in alto mare, una annega in un bicchier d’acqua. Ma entrambi muoiono.
Magari morendo mi libererei di tutta questa sporcizia, che vedo intorno a me… ma sarebbe facile liberarsene così senza viverla…
La più crudele eredità della morte è che spesso lascia gli altri prigionieri della vita.