Gaia Ghidelli – Stati d’Animo
Stanotte non ho chiuso occhio, sono stata nel letto in silenzio e ad ascoltare il rumore dei miei pensieri.
Stanotte non ho chiuso occhio, sono stata nel letto in silenzio e ad ascoltare il rumore dei miei pensieri.
Delineo i tuoi contorni di quadro mimetizzato fra carta da parete.Come dita i miei occhi scorrono sul tessuto sinuoso del nero burqa da te indossato per celare quella pelle resa bianca dalle piastrine intente a rimarginare le ferite di cui è cosparsa.Di un cielo trafitto da proiettili stellari, sei la perla nera.
La libertà di pensiero, di parola e d’azione, a meno che non crei danni al prossimo è la cosa più’ bella che un essere umano possa avere!
Il cielo notturno brilla di domande senza alcuna risposta, lo scruti in cerca d’infinito per evadere dall’asfalto, per sentirti randagio tra le stelle.
Per quanto il desiderio mi sia pelle e la passione, drappo cucito a questa, mi appartiene una compostezza antica che non mi permette di osare. Per quanto le lacrime mi siano acido e per come mi stiano corrodendo da dentro, ho un asse che mi tiene la schiena dritta. Mi pervade lo sgradevole odore della resa anticipandomi il pensiero ed i passi e m’intralcia il cammino come mi fosse pietra che sa quando cadermi sul cuore, schiacciandolo, vittima sfigurata di un incidente previsto.
Uso i colori per far entrare la luce dove la vita mi ha lasciato il buio.
Mi dispiace dire di no e trattare male le persone ma ci sono dei casi in cui mandare a fanculo mi da una profonda soddisfazione. Proprio come se all’improvviso respirassi aria pulita attorno a me.