Gennaro Giardullo – Libertà
Caserta, Aversa, Napoli, Salerno, Napoli, Benevento, Capua, Caserta. Non vivo di chilometri, ma vivo di emozioni.
Caserta, Aversa, Napoli, Salerno, Napoli, Benevento, Capua, Caserta. Non vivo di chilometri, ma vivo di emozioni.
La libertà era un seme d’oro che un giorno Dio mise nel cuore dell’uomo. Da quel giorno, l’uomo ebbe il potere su se stesso e su ogni creatura di poter sciogliere ogni catena, ogni nodo e ogni barriera, se solo l’avesse desiderato. Quello stesso giorno un uccellino finì intrappolato in un rovo di spine. L’uomo, impietosito dal verso lamentoso del passerotto, lo afferrò con delicatezza liberandolo dalle acuminate spine che lo tenevano prigioniero. Dio, colpito da quella storia, donò un paio d’ali a tutti gli uccelli esistenti al mondo, affinché fossero in grado di salvarsi dai pericoli volando oltre gli ostacoli. E fu da allora che gli uccelli divennero per noi simbolo di sconfinata ed eterna libertà.
La poesia è l’arte di dire più cose con meno parole.
È la sottomissione. L’idea sconvolgente e semplice, mai espressa prima di allora, che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta.
Nulla può scalfire quella sensazione di libertà assoluta, quando il cuore e animo procedono abbracciarti l’uno all’altro.
Sono nato selvaggio, morirò ribelle, e vivrò folle.
Ci si lega davvero solo sentendosi liberi.