George Eliot (Mary Ann Evans) – Tristezza
Talvolta si prende come cattiva abitudine l’essere infelici.
Talvolta si prende come cattiva abitudine l’essere infelici.
Alcuni sostengono che il dolore abbia una qualche funzione pedagogica, io credo che molto spesso ci aiuti a pregare ma ancora più spesso ci spinge a bestemmiare.
Ho già visto quegli occhi. Sono gli occhi tristi di una persona stanca, senza ambizioni, con il cuore ricco e l’anima vuota.
La tristezza a volte è talmente immensa che mi toglie le forse e mi fa accasciare per terra mentre mi costringe a vedere tutti i ricordi ho memorizzati dentro.
L’ilarità non può avere eccesso, ma è sempre buona, e al contrario la malinconia è sempre cattiva.
Spesso, rifugiati nelle nostre paure, rinunciamo allontanandoci da cose, persone, affetti, amori… che potrebbero renderci felici, sicuri che stiamo facendo la cosa giusta annulliamo il nostro cuore. Ma solo dopo un lasso di tempo “scopriamo” che solo al cuore si deve dare credito, perché solo lui sa di cosa, di chi, abbiamo bisogno!
E, poi ti chiedi, quanto, quanto tempo è, per sempre!