George Herbert – Matrimonio
Il periodo critico del matrimonio è l’ora di colazione.
Il periodo critico del matrimonio è l’ora di colazione.
Il Signor L. per allontanare la signora B., vedova da qualche tempo, dall’idea del matrimonio, le disse: “Voi non sapete che gran cosa sia portare il nome di un uomo che non può più commettere sciocchezze”.
Nessuna donna fa un matrimonio d’interesse: tutte hanno l’accortezza, prima di sposare un milionario, di innamorarsene.
L’inferno è pieno di desideri e di buon senso.
Mi dissero che per farlo felice dovevo farlo risparmiare ma più mi faceva incazzare e io più spendevo!
Si giunge all’idea del matrimonio sulle ali inebrianti dell’innamoramento. A questo segue il dovere della rappresentazione sociale: il vestito, la cerimonia, le bomboniere, il ricevimento, la casa, il viaggio di nozze. E così uno o due anni volano via, con gli anni vola anche l’innamoramento e allora subentra negli sposi l’idea di aver preso una fregatura.
La fedeltà non è un valore, ma è volere chi ami.