George RR Martin – Libri
Jaime si costrinse a sorridere, lo stesso sorriso di quando al mondo non esisteva niente che potesse spaventarlo.
Jaime si costrinse a sorridere, lo stesso sorriso di quando al mondo non esisteva niente che potesse spaventarlo.
Per tutta la vita ho concepito l’amore come una sorta di schiavitù accettata. È una menzogna: la libertà esiste solo quando è presente l’amore. Chi si abbandona totalmente, chi si sente libero ama al grado estremo. E chi ama al grado estremo, si sente libero.
Saper scrivere bene non serve solo ad arrivare al cuore delle persone, ma ci permette di esprimere le nostre idee nel modo più interessante e persuasivo possibile.
Usciamo dallo studio che è quasi buio. Nella borsa carta, molta carta, che dice cose assurde. Gravida. Incinta. Analisi da eseguire. Per vedere la ferritina. Chi se ne frega della ferritina? Rivolgersi a dott. ssa Marella della asl. Consultorio familiare. Marella. È un nome o un cognome?Puoi ancora decidere l’interruzione. Ah sì. Il movimento che si interrompe. Finisce. È mica un cuore, cuore. È una specie di macchia dentro un monitor che ondeggia. Chiara hai capito? Puoi ancora. Per poco. Hai aspettato parecchio. Però ancora si può scegliere. Scegliere. Da una parte o dall’altra. Con la squadra dei Joker o con la squadra dei Queen. Un colpo di fortuna. Scegliere. Non è così? È così semplice. Vai dalla parte giusta, dalla parte che ti conviene. Vai.Dove diavolo vai?
Ma non ho mai incontrato una persona alla quale abbia desiderato affidare la mia anima. Ci sono dei geni a cui vengono date le tessere di un puzzle con l’immagine di un pappagallo e loro ne ricavano un pesce. Io ti ho consegnato un parassita e tu hai ricomposto un uomo. Usando gli stessi pezzi ma migliorandone il risultato.
Era come far recitare a un arcangelo la parte di un ragioniere: non potevo immaginarlo in un ruolo tanto banale.
“Eccomi qui, davanti a te” hai scritto.Si.Sai, a volte sono un po’ lento a capire. A una prima lettura ho pensato che mi stessi offrendo i tuoi abiti per nascondere la mia nudità. Ma un’idea del genere non ti si addice, al contrario. Poi mi è sembrato un gesto di seduzione, originale, bizzarro, un po’ ridicolo, e goffo: uno strip-tease verbale. E a poco a poco il tono della tua voce è cambiato.Ecco una nudità, dici (o perlomeno, così lo interpreto ora), che non è come un coltello e non è come una ferita. Una nudità svelata e vulnerabile, un po’ imbarazzata e pietosa. Esattamente come la tua. Guarda, dici, è un po’ timorosa e cerca di celare i suoi difetti con tanti piccoli trucchi, a cui però è disposta a rinunciare, per chi vorrà guardarla con occhi indulgenti.E fa uso di abiti (dici così?), di camicie, vestiti, reggiseni, cinture, così come gli esseri umani usano le parole, le “loro”. Ma tu vieni, tocca, senti; è una nudità che può anche guarire.