Gerardo Migliaccio – Desiderio
Scendi con me nella mia anima… vale la pena ascoltarla.
Scendi con me nella mia anima… vale la pena ascoltarla.
La vita è un miraggio e tu sei la mia oasi! Ma tua madre, da dove salta fuori? Perché non rimane nei miraggi di tuo padre.
Il tuo sguardo mi imbarazza, mi fa sentire desiderata, questo mi piace di te, la tua voglia di me.
Non voglio guardarti, voglio toccarti ed immaginarti, conoscerti con il solo tocco delle mani, sentire il guizzo dei tuoi muscoli al passaggio delle mie carezze. Occhi chiusi, labbra dischiuse, m’imprimo nella mente il sapore della tua pelle. Il tuo sapore. E lo ritroverò dentro di me nella solitudine.
A volte vorrei essere meno intelligente per essere più stupidamente felice.
Libera senza remore, legata, immersa e pregna di emozioni che lasciano senza fiato, assaporo la vita ubriaca di passione.E mi lascio invadere indecentemente, da fantasie proibite che hanno un sapore intenso. L’essenza di me.
In campo di concentramento ho capito il rapporto che si può stabilire – ironico e profondo – fra il cibo e l’immaginazione magica.È la carenza che fa galoppare i sensi e trottare la fantasia. La mancanza sta all’origine di tutti i pensieri desideranti. E anche di tutte le deformazioni più o meno segrete del pensiero.