Giacomo Leopardi – Felicità
L’immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
L’immaginazione è la prima fonte della felicità umana.
Se mi chiedono cos’è la felicità io rispondo: La felicità è soggettiva. Aristotele, all’inizio dell'”Etica nicomachea” affermava che tutti gli uomini tendono alla felicità: Chi non vorrebbe essere felice? Ma si sa che ciascuno di noi ha una sua, specifica ed individuale nozione di felicità. Ed è un attimo fuggente, trà gioie e dolori che la vita ci riserva. Possiamo anche afferrare per un attimo la felicità e possiamo anche perderla poco dopo. Ma sentiamo sempre la necessità di raggiungerla. È un modo di vivere la vita, se riusciamo a realizzare i nostri sogni siamo felici e visto che i sogni non sono uguali per tutti allora la felicità dev’essere per forza soggettiva. C’è chi è felice con una bella famiglia, chi lo è con la gloria. Per me è una condizione di armonia tra me ed il resto del mio mondo e nella conoscenza di me stessa.
Il segreto della felicità è avere un piano di riserva.
Oggi non c’è il sole, ma è come se ci fosse.
Ho provato ad immaginare la cima di una montagna il vento che mi accarezza il viso, seduto mi lascio trasportare dalla meravigliosa vista del panorama, una sensazione di libertà assoluta, chiudo gli occhi un istante, sembra un’eternità, niente può più farmi paura, nessuno può farmi del male, il mio pensiero vola fino ad arrivare a te che sei il centro del mio cuore, tutto intorno è pace, è serenità riapro gli occhi, una lacrima scende lentamente lungo il viso, amo la vita, in tutte le sue forme non potrebbe essere altrimenti se riesce a regalarmi emozioni così intense.
Felicità si scrive con l’accento sulla vita.
Se tutto fosse pianificabile, allora si verrebbe privati delle gioie inattese della vita.