Giacomo Leopardi – Stati d’Animo
La felicità o infelicità non si misura dall’esterno, ma dall’interno.
La felicità o infelicità non si misura dall’esterno, ma dall’interno.
Cos’è un pensiero? Null’altro che il ferma libro dei ricordi!
Con un nuovo sorriso, il mio cuore ha già deciso, il mio io prende viso. C’è chi va e c’è chi resta, “qui e ora” il mio cuore è in festa.
Stavo pensando a quest’ora della notte che il Dalai Lama diceva: “Nessuno è nato sotto una cattiva stella, ci sono semmai uomini che guardano male il cielo?”In ogni istante abbiamo la nostra vita tra le mani, sta a noi decidere cosa farne, il problema è che spesso non sappiamo come muoverci e cosa vogliamo esattamente: come uscire dall’impasse?Come uscire dall’impasse: con l’accettazione del proprio karma, e comprendendolo capire che è tutto dentro di noi ed è in noi anche il potere di mutare il proprio destino. Comprendere profondamente quanto dipenda sempre tutto da noi, quindi non piangersi addosso, non lamentarsi, non incolpare, bensì iniziare una trasformazione dall’interno all’esterno di noi stessi che si rifletta nel mondo esterno. Ed ancora: provare compassione per se stessi, cioè amarsi ed accettarsi come si è, cercando costantemente di migliorarci lì dove manchiamo, e di distribuire bellezza lì dove la riconosciamo in noi.Gli occhi possono scegliere dove orientarsi, ma la scelta parte dalla nostra mente/cuore.Non ci domini l’indifferenza, quella che ci piega e ci fa guardare in basso, ma la grandiosità di guardare in alto, verso ciò che è puro e che ci fa onore di essere osservato.L’onore e l’amore saranno sempre reciproci.
Quando le emozioni tendono a svanire si avvicina il tempo di cambiare; quando non trovi più nulla d’interessante, nulla di coinvolgente, nulla che serva a creare una nuova danza, cambia, cambia attimo, cambia la tua speranza, cambia obiettivo, cambia; ogni cambiamento comporta con sé una nuova nuova emozione e una nuova prospettiva per continuare il cammino della tua vita.
C’è chi è profondo come l’oceano e chi è profondo come una pozzanghera.
Il passato ci appartiene.Io penso che non va cancellato, è la nostra esperienza per il presente e per il futuro.Sono le radici che ci sostengono.Ovviamente penso che ognuno ha vissuto un proprio passato e quindi è giusto che ci sia gente che lo rimpiange, gente che vuole cancellarlo, gente che magari si è resa conto di averlo sprecato e gente che è felice di averlo vissuto come voleva.Io penso solo questo.