Giacomo Lorenzini – Stati d’Animo
La presunzione di essere il centro della vita porta ad essere soli. Si è circondati da milioni di persone ma il nostro cuore è teso e solo. Tutto questo capita solamente perché ci crediamo onnipotenti.
La presunzione di essere il centro della vita porta ad essere soli. Si è circondati da milioni di persone ma il nostro cuore è teso e solo. Tutto questo capita solamente perché ci crediamo onnipotenti.
Provi a fartene una ragione, perché devi andare avanti e tu sai quanta fatica ti costa. Perché è una ferita che brucia ed il dolore tarderà ad andare via. Perché vorresti chi ti accarezzasse il cuore e non chi con un gesto ti ha riportato ai brutti ricordi. Vorresti essere stretta nell’abbraccio di chi continua a credere alla sincerità del tuo cuore sa asciugare le tue lacrime. Il tuo è un cuore testardo ma sensibile, sa che la tempesta passerà e ritornerà il sole e cercherà di non provare nessun rancore.
Si finge. A volte sperando che vada meglio, o per illudersi che sia meno peggio di quanto pensiamo. Si finge. Quando non si vuole accettare un’amara realtà. Si finge e si mostra un sorriso, mentre in verità stringeremmo talmente forte i denti in modo da spezzarceli. Si finge, o forse semplicemente ci tuteliamo? Questo ancora lo devo capire.
Credo che nei dipinti,come nella musica, le emozioni ci arrivino addosso attraverso una via preferenziale, quella che dagli organi di senso porta diretta all’anima, e non c’è bisogno di acuità visiva particolare nè orecchio musicale ma solo e semplicemente la predisposizione a riconoscerle e avere il coraggio di viverle
Capita a tutti prima o poi di dover buttare giù merda per poi buttare fuori lacrime. Capita a tutti, anche ai più schietti, anche ai più forti.
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Ci sono sintonie che non ritroverai mai più, occhi, labbra e carne che ti restano nell’animo tutta la vita, puoi anche importi di non pensarci di odiare, ma restano. Sono l’unica cosa che resta.
Provi a fartene una ragione, perché devi andare avanti e tu sai quanta fatica ti costa. Perché è una ferita che brucia ed il dolore tarderà ad andare via. Perché vorresti chi ti accarezzasse il cuore e non chi con un gesto ti ha riportato ai brutti ricordi. Vorresti essere stretta nell’abbraccio di chi continua a credere alla sincerità del tuo cuore sa asciugare le tue lacrime. Il tuo è un cuore testardo ma sensibile, sa che la tempesta passerà e ritornerà il sole e cercherà di non provare nessun rancore.
Si finge. A volte sperando che vada meglio, o per illudersi che sia meno peggio di quanto pensiamo. Si finge. Quando non si vuole accettare un’amara realtà. Si finge e si mostra un sorriso, mentre in verità stringeremmo talmente forte i denti in modo da spezzarceli. Si finge, o forse semplicemente ci tuteliamo? Questo ancora lo devo capire.
Credo che nei dipinti,come nella musica, le emozioni ci arrivino addosso attraverso una via preferenziale, quella che dagli organi di senso porta diretta all’anima, e non c’è bisogno di acuità visiva particolare nè orecchio musicale ma solo e semplicemente la predisposizione a riconoscerle e avere il coraggio di viverle
Capita a tutti prima o poi di dover buttare giù merda per poi buttare fuori lacrime. Capita a tutti, anche ai più schietti, anche ai più forti.
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Ci sono sintonie che non ritroverai mai più, occhi, labbra e carne che ti restano nell’animo tutta la vita, puoi anche importi di non pensarci di odiare, ma restano. Sono l’unica cosa che resta.
Provi a fartene una ragione, perché devi andare avanti e tu sai quanta fatica ti costa. Perché è una ferita che brucia ed il dolore tarderà ad andare via. Perché vorresti chi ti accarezzasse il cuore e non chi con un gesto ti ha riportato ai brutti ricordi. Vorresti essere stretta nell’abbraccio di chi continua a credere alla sincerità del tuo cuore sa asciugare le tue lacrime. Il tuo è un cuore testardo ma sensibile, sa che la tempesta passerà e ritornerà il sole e cercherà di non provare nessun rancore.
Si finge. A volte sperando che vada meglio, o per illudersi che sia meno peggio di quanto pensiamo. Si finge. Quando non si vuole accettare un’amara realtà. Si finge e si mostra un sorriso, mentre in verità stringeremmo talmente forte i denti in modo da spezzarceli. Si finge, o forse semplicemente ci tuteliamo? Questo ancora lo devo capire.
Credo che nei dipinti,come nella musica, le emozioni ci arrivino addosso attraverso una via preferenziale, quella che dagli organi di senso porta diretta all’anima, e non c’è bisogno di acuità visiva particolare nè orecchio musicale ma solo e semplicemente la predisposizione a riconoscerle e avere il coraggio di viverle
Capita a tutti prima o poi di dover buttare giù merda per poi buttare fuori lacrime. Capita a tutti, anche ai più schietti, anche ai più forti.
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Ci sono sintonie che non ritroverai mai più, occhi, labbra e carne che ti restano nell’animo tutta la vita, puoi anche importi di non pensarci di odiare, ma restano. Sono l’unica cosa che resta.