Giampaolo Pansa – Società
Quando sento Grillo urlare “italiani” mi viene il gelo nel sangue, perché mi ricorda qualcuno che strillava la stessa parola con la stessa enfasi da un balcone di Palazzo Venezia.
Quando sento Grillo urlare “italiani” mi viene il gelo nel sangue, perché mi ricorda qualcuno che strillava la stessa parola con la stessa enfasi da un balcone di Palazzo Venezia.
Viviamo in una terra tristemente abitata da esseri umani, ma disabitata dall’umanità.
Se gli economisti fossero chiaroveggenti, sarebbero tutti ricchi.
Ricordo mio nonno, quando passeggiavamo insieme e io ero poco più di un bambino, mi raccontava molto della sua vita, di quando era giovane, tra le due guerre, mi ripeteva spesso: “Noi vivevamo nella miseria, tu non la conosci e forse non la conoscerai mai”. Caro nonno, forse non la conoscerò come l’hai conosciuta tu ma credo che un giorno, se avrò la fortuna di raccontare qualcosa della mia vita a mio nipote, sicuramente gli dirò: “Noi vivevamo nella merda, tu non la conosci e forse non la conoscerai mai”.
La democrazia ha bisogno della dissoluzione del potere privato. Finché esiste il potere privato nel sistema economico, è una barzelletta parlare di democrazia. Non si può nemmeno parlare di democrazia, se non c’è un controllo democratico dell’industria, del commercio, delle banche, di tutto.
Per cambiare molte cose dobbiamo per forza iniziare a disobbedire a qualcosa.
Le diversità sociali a volte si superano, quelle intellettuali quasi mai.