Giampiero Piovesan – Guerra & Pace
voglio fare la rivoluzione senza esserne rivoluzionato.
voglio fare la rivoluzione senza esserne rivoluzionato.
Gli uomini che tentano di riappacificarsi dopo la guerra sono come le fogliesparse in un giardino. Quante più sono, tanto più il vento cercherà di scuoterle nell’aria.
E c’è chi dice di far la guerra per la pace, gli odori che non sentiamo mai, il silenzio che non ascoltiamo mai. E poi le marce sopra i fiori e le nostre prigioni che sono dentro di noi. E poi gli sguardi negati che ti fanno naufragare, chi si accorge di chi non c’è più e chi si accorge, di chi non c’è ancora. E poi la verità che gira lontano, chi viene stretto e, chi si stringe da solo. E poi c’è chi piange alla vita che sta per arrivare e, chi sorride alla vita, che se ne va.
La pace interiore: unitario intento di mente, amore e coscienza, pura identità di stampo divino!
Non riesco a credere che un giorno questo campo di battaglia mi mancherà, che questo caos sarà solo un ricordo, e che il silenzio delle notti insonni saranno i punti salienti di questa mia gioventù in arme.
Migliore e più sicura è una pace certa di una vittoria solo sperata.
Ognuno fa le sue scelte e corre i suoi rischi, generale. É la regola di ogni guerra, mi pare.