Gianluca Frangella – Stati d’Animo
Ho pensieri che bramano libertà: a volte evadono dalla galera della razionalità.
Ho pensieri che bramano libertà: a volte evadono dalla galera della razionalità.
Non “lanciare” messaggi, non “sprecare” parole. Io sono quel tipo di donna che ama i “ci sono”, gli “eccomi” ma soprattutto amo i “noi”. “
Le cicatrici servono. Servono a ricordare che ci si può far male, che esistono i bastardi. Ma a volte siamo noi, l’unico “bastardo” che abbiamo davvero incontrato. L’unico in grado di farci del male davvero. Ci ricordano che vivere non è semplice, decidere non è semplice. Basta giocare una carta sbagliata e può finire una partita. Le cicatrici servono a renderci più forti e invulnerabili, a costruire muri invalicabili fra noi e il dolore, fra noi e il nostro cuore, fra noi e il mondo, fra noi e le bugie, fra noi e la verità, fra noi e la nostra anima. Le cicatrici sono bastarde, sanguinano all’improvviso e ci riportano indietro nel tempo “di quel dolore”, ma servono a farci crescere, a renderci impenetrabili ad altro dolore. A renderci abbastanza forti da non soffrire ancora.
La rinascita interiore è un diritto di chiunque, un nuovo punto di partenza. Una lacrima che scende verso un sorriso che rinasce salutando le lacrime precedentemente versate.
Potrai avere palazzi, regge, castelli, diamanti, tutto l’oro di questo mondo, ma se non hai un briciolo di cuore, un po’ d’amore da donare, resterai sempre povero e da solo!
Se nella vita, non sei “te stesso”, evita di domandarti “chi sei”. Sarebbe solo una miserabile “maschera” che perderesti, a ogni fine giornata!If in life, you are not “yourself”, avoid wondering “who you are”. It would just be a miserable “mask” that you would lose, at the end of each day!
Essere se stessi è una strada che in pochi sanno percorrere ma soprattutto essere umili e coerenti.