Gianluca Menegazzo – Accontentarsi
La fatica della comprensione di un risultato, sta nella difficoltà durante la pianificazione di prevederne tutte le variiabili e poi scoprire che proprio quella dimenticata è quella vincente.
La fatica della comprensione di un risultato, sta nella difficoltà durante la pianificazione di prevederne tutte le variiabili e poi scoprire che proprio quella dimenticata è quella vincente.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente… io non lo voglio il niente, io voglio il “tutto” o perlomeno quello che merito, quello che desidero, quello per cui lotto tutti i santi giorni, sono nata senza chiederlo, posso almeno vivere come voglio? Io non ci trovo nulla di sbagliato a non accontentarsi, viviamo in un epoca dove le principesse sposano gli operai e baciano i rospi, dove i cani si innamorano dei gatti e i topi col gatto ci vanno a nozze, e dovrei accontentarmi io? Non se ne parla!
Chi si accontenta muore dentro.
La mediocrità è insipida come il cibo senza sale.
Cosa resta dell’ansia dell’attesa? Alle volte solo l’ansia, altre solo l’attesa.
Chiamiate (chiamiamo) princìpi le scuse per la debolezza nell’operare un male desiderato.
Molto spesso bisogna saper fare buon viso a cattivo gioco, ma sapeste quante lacrime si…