Gianluca Menegazzo – Morte
Credo che la tristezza di non vederti più è forte come il dolore che provo per la tua scomparsa.
Credo che la tristezza di non vederti più è forte come il dolore che provo per la tua scomparsa.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
Ho visto i miei occhi riflessi nello specchio dell’ anima, il puro terrore; la follia della paura; la pazzia furente e urlante della mostruosità: ho visto la Morte. Ed essa mi guardava dal di dentro dello specchio con cieco desiderio. Desiderio di avermi; di ghernirmi; di possedermi… per sempre. Ho visto le sue lugubre e agghiaccianti dita, scarnificate, putrescenti, oscene, allungarsi in una specie di carezza sul mio cuore; ma volevano solo strapparlo per portarlo lontano… Ho visto la sua falce lunata mietere attorno vite… e per poco non cadevo anche io sotto il mortale girotondo… Ho visto il suo volto specchiarsi nel mio e diventare me stessa, rubandomi gli occhi, l’anima e i pensieri… Sono affogata in una melma di nera pece, ma poi ha schiuso la stretta ed ho nuovamente respirato. Ho visto il mio cadavere tornare alla superficie della vita e poi di nuovo affondare nel nulla, perché l’attesa ormai si è fatta così reale e distinta, da non permettermi più di discernere fra l’Adesso e il Niente…
Un giorno l’amore ci risveglierà dalla morte.
Il gusto del suicidio è un dono.
Ordina il sacrificio, ma sii tu il primo a prodigarti nel dimostrare la sua giusta attuazione.
L’amore anche se difficile, a distanza, e non corrisposto, è uno di quei sentimenti che…