Gianluca Menegazzo – Morte
Il torpido dolo che hai lasciato nel mio cuore ancora riflette malinconia nonna, mai avrei creduto che potesse accadere e ancora ne soffro.
Il torpido dolo che hai lasciato nel mio cuore ancora riflette malinconia nonna, mai avrei creduto che potesse accadere e ancora ne soffro.
Gli sforzi degli scienziati per allungare la vita sono vani.Che cosa sono dieci o venti anni in più di fronte all’eternità?E poi se qualcuno riuscisse anche a trovare una ricetta per diventare immortale?Sarebbe l’uomo più stolto della Terra!Perché chi è fra gli Eterni è già morto!
Il giorno in cui morirò, vorrei poterti vedere per l’ultima volta in modo tale da ricordarti per l’eternità, e riscaldare così il mio cuore ormai freddo.
Morto io, accidenti a chi resta.
Ignobile passa il tempo e indelebile segna il dolore che passi, che da solitario scrive il tuo futuro.
La morte è l’unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare.
Moriamo perché la terra non ci merita. In essa lasciamo la carcassa e il meglio lo spediamo in alto Cielo.