Gianluca Menegazzo – Morte
Dopo aver pianto, dopo aver sofferto, non tutti i dolori scompaiono, ma si creano uno spazio nel cuore e affiorano ogni volta che ti penso.
Dopo aver pianto, dopo aver sofferto, non tutti i dolori scompaiono, ma si creano uno spazio nel cuore e affiorano ogni volta che ti penso.
Noi moriamo soltanto quando non riusciamo a mettere radice in altri.
Dove ci porta la morte? Ci porta in quella pace dove noi fummo prima di nascere. La morte è il non-essere: è ciò che ha preceduto l’esistenza. Sarà dopo di me quello che era prima di me. Se la morte è uno stato di sofferenza, doveva essere così prima che noi venissimo alla luce: ma non sentimmo, allora, alcuna sofferenza. Tutto ciò che fu prima di noi è la morte. Nessuna differenza è tra il non-nascere e il morire, giacché l’effetto è uno solo: non essere.
Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia.
Dopo la morte non andiamo da nessuna parte. L’unico momento di cui ho paura è il trapasso… Quello in cui ti puoi accorgere di non aver vissuto abbastanza.
Il vento tra i tuoi capelli con quel tramonto tra le montagne mi regala un…
La vita è dono divino, la morte prematura è grazia; si scansano i patimenti della vita terrena e si raggiungono prima i godimenti dell’eternità.