Gianluca Menegazzo – Morte
Dopo aver pianto, dopo aver sofferto, non tutti i dolori scompaiono, ma si creano uno spazio nel cuore e affiorano ogni volta che ti penso.
Dopo aver pianto, dopo aver sofferto, non tutti i dolori scompaiono, ma si creano uno spazio nel cuore e affiorano ogni volta che ti penso.
“Ma come fa a morire Pavarotti?” È una domanda sensata… è come se muore Tarzan o Topolino. Se muore Pavarotti allora tutti possono morire e se tutti possono morire allora tutto è ancora più prezioso.
Bisogna dire che Tolstoj arrivò a 82 anni e Dostoevskij a 59. 23 anni sono un periodo molto lungo. Tolstoj sarebbe Tolstoj se fosse morto già nel 1887? L’ingiustizia dell’età è assolutamente insuperabile.
Se non mi uccido è perché anche la morte m’è indifferente.
La morte ci spaventa perché non la conosciamo e non sappiamo quello che accade dopo.L’uomo certe volte è troppo sfiducioso, infatti mi piace credere che i morti non siano semplicemente andati via da questo mondo, ma che le persone a noi care ci aspettino per vivere una “nuova vita”; ma visto che sono anche io umano ho qualche piccola incertezza che va e viene.
Se sei triste non aver paura, la morte è peggio. Se stai per morire non aver paura, il peggio deve ancora venire. Se sei morto non aver paura, il peggio è passato.
Vorrei che fossi, donna mia, una vera principessa, e non sono del mio cuore.Un piccolo desiderio per rendere grande una realtà importante.