Gianluca Menegazzo – Stati d’Animo
Lasciami solo qui dentro, questa stanza è la mia mente, non voglio nessuno, occuperebbe solo spazio utile al niente che regna.
Lasciami solo qui dentro, questa stanza è la mia mente, non voglio nessuno, occuperebbe solo spazio utile al niente che regna.
Canta al sole la tua solitudine, chiamalo nelle nebbie. Convincerà la notte a lasciarti passare.
Quando uno muore, per lui la faccenda è molto reale; per gli altri, solo una disgrazia o un ingombro da levar di torno, e per questo c’è il cimitero.
Un pensiero, un dolce pensiero io vorrei, pensiero di poesia, che risvegli in me la voglia di dare colore alla anima mia, per far sparire quella voglia di essere legata ad uno spazio dei tempi inesistenti al cuore e non all’anima, un pensiero un unico pensiero io vorrei, vorrei un dolce pensiero che abbia l’essenza di poesie. Quella magia che ridoni colori all’anima mia!
Odio, “Oh Dio”, che sentimento forte c’hai lasciato: nel nutrirlo ti fa sentire vuoto e nel covarlo ti fa morire l’animo.
La sensibilità più è profonda più afferra le cose alte.
Tracannai mille liquidi colori, per obliare il nero. Ho un arcobaleno ubriaco che con passo malfermo si muove dentro di me.