Gianluca Menegazzo – Vita
Molteplici parole riempiono di grosse aspettative i sogni di chiunque, affronti il discorso di una vita migliore, poche di esse soffrono di un significato apprezzabile.
Molteplici parole riempiono di grosse aspettative i sogni di chiunque, affronti il discorso di una vita migliore, poche di esse soffrono di un significato apprezzabile.
La sofferenza gratuita non fa per me. Non sono nato per fare il masochista.
La mia vita non è stata facile e non ne avrei comunque voluta una diversa. Credo di aver imparato a gestir al meglio determinate cose, ad ignorarne altre e a tirar fuori le palle solo nel caso mi possa confrontare con qualcuno che ha lo stesso coraggio ed intelligenza mia. Con gli stupidi non mi confronto perdo solo il mio tempo.
L’opulenza della casta che decreta sentenza, facendosi scudo dell’Umana sofferenza, mette a dura prova l’Umana pazienza.
Si va dritti come un treno verso una destinazione ignota, verso il buio, verso la cecità. Siamo attori di una fiction, Tutti bravi tutti belli, siamo cloni di pulcinella.
Non tutte le persone hanno ciò che meritano, ma quei pochi che ce l’hanno non lo meritano affatto.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?