Gianni Marcantoni – Verità e Menzogna
Le figure sono molte, tutte scolpite sui volti che tacciono. Il silenzio è la più cruda immagine che abbiamo della verità.
Le figure sono molte, tutte scolpite sui volti che tacciono. Il silenzio è la più cruda immagine che abbiamo della verità.
Enorme sconforto verso l’essere umano che vive nella menzogna, adattandosi perfettamente, striscia come i serpenti, per stare sempre un passo prima degli altri, la sincerità e il rispetto vero e proprio non esistono più.
La menzogna annienta. La verità, anche se dolorosa è simbolo di rispetto per l’uomo e la vita. La menzogna, quindi, uccide la verità.
C’è forse qualcosa di più vero di una pura menzogna?
Quando i tuoi amici cominciano a complimentarsi con te per la tua aria giovanile, puoi star certo che pensano che stai invecchiando.
Quello che nessuno ti dice è che oggi non serve a niente avere desideri se non hai anche i soldi per realizzarli. Ogni desiderio si trasforma in un sogno amaro. Vengono a dirti che se lavori sodo puoi guadagnare dei bei soldini, ma la maggior parte delle persone lavora come schiavi e finisce a mani vuote. Non ci sarebbe niente di male se almeno te la presentassero come una lotteria. Ma no, non è così. La legge, come la forza bruta, va adorata come fosse una virtù. Non esiste libertà, non esiste indipendenza. Esistono solo i soldi. Questo è il mondo che abbiamo creato e nessuno venga a dirmi che ci sono altre cose nella vita, quando non ho il tempo né il denaro per godermela. Campiamo tutti sulle nostre necessità reciproche e inventiamo nomi nuovi per ladrocinii belli e buoni. Eppure, a che mi serve tutto il denaro del mondo se quello che desidero è guardare le montagne dalla finestra della mia casetta? Il denaro distruggerebbe ciò che ho imparato ad accettare negli anni. Per farla breve, sono arrivato a cinquantacinque anni: che vita sprecata.
La verità rende la tristezza nostra amica, quasi ci guardassimo allo specchio e vedere il nostro riflesso, per e dirsi, era tutto vero ma tu non lo volevi vedere!