Gichin Funakoshi – Filosofia
Nel karate, non si prende l’iniziativa dell’attacco.
Nel karate, non si prende l’iniziativa dell’attacco.
Fra i desideri naturali che, se non vengono soddisfatti, non danno luogo a vera sofferenza, ve ne sono di quelli in cui sussiste una forte tensione; e questi hanno origine da vana opinione: e ci è difficile dissiparli non per la loro propria natura, ma per le stolte credenze degli uomini.
Noi siamo sempre combattuti da 2 forze: dallo spirito apollineo (che Freud chiamava Super-io) e dallo spirito dionisiaco (che chiamava es). Nello spirito apollineo, in cui noi facciamo scelte prettamente razionali e non spinti appunto dalla nostra emotività e sentimento. L’altro, quello dionisiaco, è la parte della mente in cui facciamo scelte spinti dalla emotività e sentimento, senza pensare alle conseguenze. Ciò che ci fa perdere tempo nelle scelte e ciò che cerca fi trovare un equilibrio tra i 2 spiriti è la parte del nostro io, una sorte di mediatore tra le due estremità… Se però esso non funziona bene, accade che uno dei 2 spiriti prende il sopravvento sull’altro… Se è quello apollineo a prevalere, accade che si diventa depressi e che si diventi pazzi, perché saremmo per sempre fissati nel dire: “Ma come? Io faccio sempre il buono e il generoso e poi cosa accade? Che tutto si ritorce contro”… Se è quello dionisiaco a prevalere sull’altro, accade che si diventa maniaci, pedofili, violentatori, omicidi, e perfino suicidi, perché non ci renderemmo conto di cosa sia il bene e di cosa sia il male… Quindi la soluzione per evitare di diventare maniaci o depressi sta nell’accogliere la vita sempre con il giusto mezzo, ossia essere un po’ apollininei e un po’ dionisiaci, così che l’Io riesca a mediare senza difficoltà alcuna… Vi vorrei lasciare con una frase di Schopenhauer, che dice: “l’uomo prova piacere nel vedere qualcuno cadere e star male, e invece invidia nel vedere un uomo avere successo”.
Affinché io sia libero non è necessario che sia indifferente a scegliere l’uno o l’altro dei due contrari.
Quando è l’anima e non il corpo ad essere ferita, Quel dolore intermittente ma costante non si cicatrizzerà mai, anzi ti seguirà ovunque, lo vedrai dappertutto, lo inalerai nell’aria fino a pungerti i polmoni.
La conoscenza, quanto più è profonda, tanto più è malsana.
Muore in silenzio la verità del pensiero di tanti ricordi.