Gigliola Perin – Cielo
Contro il cielo mi scaglierò per raccogliere le stelle e donarle a te.
Contro il cielo mi scaglierò per raccogliere le stelle e donarle a te.
L’alba di un nuovo giorno colora il cielo. Ho raccolto i sogni che la notte ha tentato di donarmi. Sono preziosi come un vetro soffiato, delicati come lui, ma una piccola incrinatura li ha frantumati come cristalli. Li ho lasciati cadere, ed il loro rumore è l’infrangersi della pioggia sui vetri.
Nessuno ha idea di quanto viaggino le nuvole, di come il cielo sopra di noi sia un continuo incrociarsi di disegni incomprensibili, e di colori che possono gelare il sangue o bruciarlo in un attimo. Nessuno ha idea di come i cieli colorino i volti e gli sguardi, mentre le luci artificiali danno sempre la stessa immagine, rendono fisse le espressioni e persino gli stati d’animo.
La notte cambia odore ogni ora che passa.
Scrivimi come si faceva un tempo. Riempi d’inchiostro fino quei fogli bianchi. Raccontami di te, dei tuoi sogni. Parlami dei desideri che nascono nel tuo cuore. Quante parole può contenere un unico foglio non lo ricordo più. Scrivimi una lunga lettera che mi parli del tuo amore, scrivimi e raccontami ancora la nostra favola. Lascia che il pennino scivoli su quel foglio candido e sia libero di dire ciò che hai dentro, così che io possa stringere al mio petto quei fogli come il più prezioso dono che la vita mi da!
Credo sia tempo di alzare gli occhi e con calma e tranquillità, osservare quell’infinito mondo…
Amo la notte con i suoi silenzi e il suo profumo, amo guardare il cielo illuminato dalla luna e le stelle e sapere che domani sorgerà il sole.