Gigliola Perin – Desiderio
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Non cerco assoluzione, non cerco facili fughe. L’unica colpa che ho commesso è amarti. Lasciare che la mente parlasse al cuore di te, lasciare le mani libere di toccare e raccontare di noi. Vuoi un colpevole? Ebbene sia. Guardami.
È stato solo un attimo, l’immensa sensazione di essere per sempre con te, la voglia di non alzare mai lo sguardo per recriminare. Tu sei il mio desiderio più grande che conservo, senza lacrime, in un angolo di cuore. Aiutami a far sì che non resti tutto un sogno; questo è tutto per te.
Fuggire per poche ore, incontrarsi nell’ombra. E tra gli amici fingere, essere due conoscenti che non condividono nulla. Non ti è concesso guardarlo, troppo i tuoi occhi direbbero. Sogni per un attimo che sia per sempre che sia eternità. Ma sai, che all’amante resterà solo il sapore di un gesto pieno d’amore.
Non voglio la luna, lei può benissimo restare dov’è.
Il virtuosismo nell’uomo è il suo ringraziamento per la sua esistenza e la sua compartecipazione volontaria al disegno cosmico.
Fate le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire.