Gigliola Perin – Desiderio
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Urlo nel silenzio dell’amore, ma solo tu puoi sentire attraverso le labbra quel grido che t’appartiene. Urlo sulla tua bocca, mentre scopro il sapore che ha l’anima tua, ed è un’amore che si avvicina sempre più al cielo.
È la rugiada che si posa tra petali di silenti pensieri.
Io sono ove mi si cerca, anche inconsciamente!
È necessario controllare i desideri perché, una volta che si cominci a soddisfarli, sarà ben difficile fermarsi a metà.
E no, non è facile dimenticare chi anche solo per un minuto ti ha reso felice, soprattutto quando ti ha dato quello che non hai mai avuto, perché ti aggrappi a quei pochi e insignificanti gesti che hai sempre desiderato.
Ho cercato il mio eroe, l’ho cercato nei passi della mia vita. Camminavo con la realtà negli occhi ed il suo viso nella mente. L’avevo sognato quell’eroe, non aveva volto, ma sentivo il cuore tremare dentro il sogno. Ho inseguito quell’immagine che l’anima mi regalava nella notte. Ho cercato il mio eroe senza mai incontrarlo ed ora l’inverno prende i miei respiri, ma nel mio cuore so che in questa o nella prossima vita l’incontrerò e saprò riconoscere i suoi occhi, perché l’anima non sa mentire e mi lascerà entrare in lui.