Gigliola Perin – Musica
Io sarò il tuo spartito. Tu la mia musica.
Io sarò il tuo spartito. Tu la mia musica.
L’incantesimo misterioso della musica è pari a quello della fantasia più ardita: suscitare emozioni, risvegliare ricordi, disegnare mondi e costruire una realtà dal movimento di un tratto di penna, dalla danza delle note che si inseguono sullo spartito e se ne distaccano per invadere dolcemente le nostre dimensioni, ben più vaste di quelle di un semplice foglio di carta.
La musica… lacrime di noteche bagnano il respiroo bonbon di paroleche sfamano il pensiero.
Sento il cielo cadere, così forte, così prepotente. Cade e non lascia nulla, nessuna lacrima solca il mio viso, troppe ne hanno versate i miei occhi, troppe volte si sono nascoste nella notte. Ora non vogliono scendere, sembra che nemmeno la luna riesca a sciogliere questo vuoto che sento dentro. Meglio così. Questo dolore così lancinante può uccidermi, e loro? Quelle stille si conficcano direttamente dentro l’anima, unico posto da dove non potranno più uscire, pronte a ricordarmi che è meglio il vuoto e la solitudine al morire. Ora vorrei solo saper distinguere se sono morta e quella che ho vissuto fin’ora non sia stato un incubo di vita.
Mentre ridevo, m’innamorai sempre più di lui.
Si cambia, in meglio o in peggio. Ma la vita e le delusioni, che lo vogliamo o no, mutano il nostro essere.
In quale parte di te hai relegato il mio nome. Come puoi rinnegare ore d’amore e trattare il mio amore come fosse vento. Dove hai perduto la tua anima per trattare chi chiamavi “mio unico amore” come un fantasma, sono così gelidi i tuoi occhi quando si posano su di me e non comprendi il dolore che m’infliggi.