Gigliola Perin – Stati d’Animo
L’amore è felicità estrema e tristezza infinita.
L’amore è felicità estrema e tristezza infinita.
Possiamo essere morti anche da vivi.
Di solito la gente abbinava alla deturpazione fisica una propensione alla malvagità direttamente proporzionale. Senza riflettere che il male per nutrirsi deve essere seducente, accattivante. Deve attirare a sé il mondo che ha intorno con la promessa della bellezza e la premessa del sorriso. E lui ora si sentiva come l’ultima figurina mancante per completare l’album dei mostri.
La tua vita non deve essere rincorrere, ma anche un correre insieme in un vortice di emozioni.
Sorriderò quel giorno in cui terrò per mano ciò che ora ho nel cuore e sarà un giorno di sole anche se fuori piove.
Tu non devi pensare a quel che provi per me, devi pensare se ti piace come ragiono, come vivo, come mi comporto, e soprattutto in cosa credo.
Che stupida, come potevo pretendere amore da un uomo, quando questo non ne conosceva il senso, tanto da non amare neanche se stesso. Dovevo salvare che cosa? Niente non avevo nulla da salvare, solo me stessa. Salvarsi richiede coraggio, risalire il baratro, forza. Era molto più facile restare sdraiati e naufragare nei propri pensieri. Si per lui era molto molto più semplice suicidarsi l’anima.