Gigliola Perin – Stati d’Animo
Consapevole dei miei limiti, so che sto morendo dentro, e prima che succeda vado. Tanto nulla è cambiato, sono ancora qui a combattere antichi fantasmi, mulini a vento dove s’infrangono le mie fantasie.
Consapevole dei miei limiti, so che sto morendo dentro, e prima che succeda vado. Tanto nulla è cambiato, sono ancora qui a combattere antichi fantasmi, mulini a vento dove s’infrangono le mie fantasie.
Ci sono persone gelide che hanno un cuore, ma non è il loro quello che stringono tra le mani.
Tempo, adesso ti sento, ma il freddo che ho dentro lo hai portato tu. Tempo, in fondo io del tuo mondo sono solo un momento.
Io, forestiera in un paese che di buono mi ha donato solo pietre; le ho raccolte, ho costruito una scala e adesso la sto salendo, gradino dopo gradino, con me lascio salire solo chi le pietre non le lancia ma le usa per costruire qualcosa di buono, che sia più vicino al cielo e duri in eterno.
Se potessi vendere tutta la rabbia che ho, ora sarei il più ricco del mondo.
La luna con la sua fioca luce illumina questa notte senza tempo. Nei cuori che galleggiano nel suo perlaceo fulgore, riemergono a tratti un sorriso o un sospiro o un rimpianto.
La noia proviene o da debolissima coscienza dell’esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo.