Giordano Bruno – Accontentarsi
Nessuno si appaga del stato suo, eccetto qualch’insensato e stolto, e tanto più quanto più si ritrova nel maggior grado del fosco intervallo de la sua pazzia.
Nessuno si appaga del stato suo, eccetto qualch’insensato e stolto, e tanto più quanto più si ritrova nel maggior grado del fosco intervallo de la sua pazzia.
Io non ti amavo, ti subivo.
Il punto è, che dopo aver scoperto la bellezza di un campo di girasoli, non potrai mai accontentarti della bellezza di un campo di ortiche.
Mai accontentarsi delle briciole, altrimenti si è schiavi di essere imboccati sempre dagli altri.
Perché non mi accontento di una vita normale, a me piace esagerata negli attimi che mi regala. Quelli vissuti quando sono con te, quelli pensati lontano da te e tu sei padrona della mia mente, quelli scanditi dai battiti del cuore mentre i nostri corpi si uniscono. Quegli attimi spensierati a guardarci negli occhi in una cameretta, mentre una musica in sottofondo sprigiona nell’aria parole d’amore. Voglio vivere di questi attimi oltre ogni logica, perché l’amore anche nella sua complessa logicità è illogico.
Lo sò, fare il cetriolo non è il massimo… ma a volte è meglio che fare l’ortolano!
In attesa del tutto mi accontento del niente.