Nella nostra società si è sviluppata una sorta di abitudine, quella di disdegnare le percezioni. Il pensiero è indissolubilmente legato alle emozioni. Unendo le due cose si ottiene un pensiero collettivo scialbo, che a sua volta crea un mercato del sentimento sempre più vario, supportato da assuefatti sempre più poveri.
La costanza di un’abitudine è di solito proporzionale alla sua assurdità.
L’abitudine alle cose le rende meno speciali.
Sono io che domino le abitudini, non le abitudini che dominano me.
Porto a spasso la mia vita ignara d’averla accanto. L’unico rapporto tra di noi si instaura nel momento in cui lei necessita di fare una pausa.
È pessima l’abitudine di scusarsi in anticipo, dando così all’avversario l’opportunità di lamentarsi.
È difficile perdonare, ma non impossibile. L’impossibile è crederci ancora, mentiamo quando diciamo di volerlo…