Giorgio De Luca – Figli e bambini
Vorrei che gli uomini guardassero negli occhi i loro figli prima di commettere orrendi crimini.
Vorrei che gli uomini guardassero negli occhi i loro figli prima di commettere orrendi crimini.
Non ci sono solo scheletri nascosti dentro l’armadio, ci sono anche tante maschere.
Brindiamo al nostro incontro gustando ogni attimo di dolcezza per conservarlo tra i ricordi più…
Ogni figlio che perdiamo è un passo indietro per tutta l’umanità.
Se finisse veramente il mondo vorrei dire a mio figlio che lui è la cosa più bella che la vita mi ha regalato. Un premio? Un regalo? No non proprio, Ma una parte di me che continuerà a vivere oltre me. Lui è il mio sorriso quando non ha forza di nascere, la luce dei miei occhi quando la mia strada si fa buia. Il calore in una fredda notte solitaria, la vibrazione dell’anima quando ti senti morto, la mia bussola quando sono persa, il mio contenuto quando sono vuota. Lui l’essere più bello e grande di qualsiasi altro essere. Lui come ogni bambino vanta della capacità di saperti ripagare con un semplice sorriso ogni dolore, ogni arrabbiatura è quella capacità che purtroppo crescendo spesso perdiamo. A lui e per lui sprecherei le mie ultime parole per dirgli amore mio sei e sarai sempre l’unico uomo che conta per me.
Dolci bambini, non vegliate, nel letto comodi restate! Date spazio al vostro sonno, date spazio all’abbandono profondo. Dal dolce Morfeo lasciatevi sfiorare e nei vostri sogni lasciatelo entrare. Teneri bimbi dalla candida pelle, vi assiste il cielo, Dio e le stelle. La vostra fatina dei sogni attendete, e con lei felici sarete.
Essere madre: se fosse facile, non dovrebbe iniziare con una cosa chiamata travaglio.