Giorgio De Luca – Figli e bambini
Vorrei che gli uomini guardassero negli occhi i loro figli prima di commettere orrendi crimini.
Vorrei che gli uomini guardassero negli occhi i loro figli prima di commettere orrendi crimini.
L’unico vero mio desiderio in questa vita è non vedere mai né soffrire né morire uno dei miei figli.
Fu come essere colpito da un fulmine, che diede vita al mio cuore, quando scoprii che in questa vita non ero solo, c’eri tu, figlio mio. E fu l’inizio dei giorni più belli della mia vita.
Son passati anni dal momento in cui tu, figlia mia, donasti una rosa al tuo papà. Eri così piccolina e già tanto sensibile. Coltivavo rose e tu ne adoravi i momenti. Ascoltando in silenzio. Folleggiavi, ammaliata dal nostro piccolo giardino incantato. Ne è trascorso di tempo e la tua rosa donata vive ancora nel mio cuore; regna nella mia stanza. Nulla è paragonabile al suo valore, poiché è stata colta con le tue piccole mani. Perché è stata regalata da te… bambina mia.
Coraggio tesoro, la vita è bella! Affrettiamoci, gli anni passano e noi abbiamo poco tempo per godercela appieno.
Ciao Alda, ora non avrai più bisogno di intingere il pennino nel cielo per scrivere poesie…Mancheranno le tue bizze, l’odore di tabacco, le parolacce… Resteranno le tue poesie a ricordarci… che ci sei.
Le zie, le madri e le sorelle hanno una giurisprudenza particolare per i loro nipoti, i loro figli e i loro fratelli.