Giorgio De Luca – Stati d’Animo
Il rimorso è come un tarlo: scava dentro le pareti dell’anima nutrendosi di dolore.
Il rimorso è come un tarlo: scava dentro le pareti dell’anima nutrendosi di dolore.
Alcune cose si sentono, si avvertono in quei piccoli particolari che vorremmo non sentire, non vedere, ma che ci sono.
Fino a quando sarò capace di ragionare non sarà facile farmi passare da fessa. Ognuno ha i suoi limiti ed il tuo è proprio quello di sottovalutare chi come me sta un passo avanti!
Sottile e tagliente è la linea che divide il bene dal male. Questa linea chi tiene in bilico tra l’essere e il non essere. Siamo noi che diamo un senso a ciò che siamo o che saremo. (Siamo noi a decidere il nostro futuro)
Togli quella benda dagli occhi che ti oscura la vista e ritrova te stesso.
Vorrei svegliarmi al mattino e non sentire più quel peso nel petto, vorrei aprire le persiane e sorridere anche di una giornata uggiosa, vorrei guardarmi allo specchio senza preoccuparmi dell’immagine riflessa, anche se non mi piacerà. Vorrei potermi riconoscere. Vorrei poter sorridere di tutto come un tempo e coinvolgere gli altri con la mia ilarità, vorrei essere gentile e presente per tutti. Vorrei essere una buona madre e una buona moglie. Vorrei essere una brava amica e una buona compagnia, vorrei essere una buona figlia e una buona sorella, una buona zia e una brava nipote. Vorrei sentirmi più serena, più spensierata, in pace. Vorrei apprezzarmi e sentirmi apprezzata, sapere che valgo qualcosa, per poter camminare con disinvoltura e senza impaccio, senza vergognarmi di me stessa, senza tentare di nascondermi per non essere giudicata. Vorrei indietro ciò che ero, perché questa non sono io… Vivere giorno dopo giorno senza sogni, senza aspettative, senza progetti, vivere con la consapevolezza che andrà sempre peggio, tutto sempre più complicato, sempre da sola con quest’anima arrabbiata e triste, sempre più scoraggiata e affranta.
Come puoi non ammorbidirti quando vedi un’anziana china, stanca, trascinarsi dietro un carrello portaspesa che sembra contenere l’intero peso dei suoi anni?