Giorgio De Luca – Tristezza
Il silenzio ha un linguaggio universale comprensibile a tutti.
Il silenzio ha un linguaggio universale comprensibile a tutti.
Non c’è un limite al dolore, ma c’è quel classico “fondo” che una volta che lo tocchi o risali o ti lasci morire. E io personalmente ho sempre preferito affrontare la salita!
Le più grandi delusioni si hanno dai cuori senza memoria.
Si soffre di più a perdere un amico piuttosto che un amante.
È una sensazione strana, indecifrabile, impalpabile che arriva all’improvviso senza preavviso, e ti lascia dentro un senso di incompletezza, l’amplificazione di una mancanza indefinita, la percezione di un vuoto senza identità, un profumo che non sai descrivere, un rimpianto forse. La malinconia.
La nostalgia, ha sempre un nome, un profumo, un gusto. La nostalgia è il ricordo che non passa, è l’assenza di qualcuno che ami.
Ti accorgi di essere inutile quando ti allontani dal mondo intero e nessuno viene a cercarti.