Giorgio Gaber – Politica
Qualcuno era comunista perché era stanco di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno era comunista perché era stanco di quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
Ho come l’impressione che gli stessi coglioni che stanno al potere li incontro ogni giorno per strada.
Anche se ti siedi su un cavallo all’indietro, quello continuerà ad andare avanti ebbene l’italia va a rotoli, e i nostri politici credono di cambiarla cavalcando alla rovescia!
Spesso sono i cosiddetti “buoni avvocati” che contribuiscono al trionfo della cattiva giustizia.
Ricardo fu il primo che abituò la Camera all’analisi economica ed io spero di essere il primo che l’abituerà all’analisi della stupidità. Spes ultima Dea.
Le regole da rispettare sono strettamente in mano al nessuno di turno. I candidati all’ottava elezione fanno fuoco e fiamme, accendono gli entusiasmi di parenti e clienti. Una nuvola anarchica sta sopra al comizio di piazza, sistema antincendio organizzato dall’alto, quindi sicuro. Stivali prodotti in cina da una ditta italiana con dentro gambe europee con mente tedesca sorvegliano attentamente le piazze. Hanno pastrani grossi con gradi che non si vedono. Sono pronti ad aprirli all’occorrenza mostrando a seconda del bisogno qualche carota e molti bastoni, perché secondo studi molto seri è più di bastoni che di carote che abbiamo bisogno.
Anche adesso qualcuno dei tanti che si lamentano non è molto migliore di quelli di cui si lamenta.