Giovanni Govoni – Cielo
Credi di aver toccato il cielo e provi a trattenerlo, ma senti che ti sfugge tra le dita. Pensi allora che forse era solo una nuvola.
Credi di aver toccato il cielo e provi a trattenerlo, ma senti che ti sfugge tra le dita. Pensi allora che forse era solo una nuvola.
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Alle volte ti viene in mente il cielo… così azzurro da darti felicità immensa!
Però a me i nuvoloni grigi piacciono moltissimo! Sono molto più complicati e interessanti dei cieli azzurri senza nuvole. Se i nuvoloni grigi fossero persone, sarebbero quelle di cui mi piacerebbe conoscere la storia. È molto più interessante capire cosa potrebbe nascondersi dietro uno strato di nuvole che avere sempre di fronte una tavola azzurra.
L’eterna presenza del cielo modifica ogni giorno, almeno parzialmente, il nostro umore.
Qui giace la notte, ferita dalle promesse dell’uomo uccisa dall’indifferenza di Dio.
Con le parole si vuole cambiare gli altri. Nel silenzio si cambia se stessi.