Giovanni Govoni – Stati d’Animo
I pensieri sono attese. Le parole possono essere ponti. I silenzi solo muri.
I pensieri sono attese. Le parole possono essere ponti. I silenzi solo muri.
E poi ti metti a contare ad uno ad uno i granelli di sabbia che colano dalla clessidra del’esistenza.
Sta nuovamente cadendo la pioggia, tutti corrono al riparo tranne me.Malgrado i miei capelli si bagnino io non mi muovo e penso a te.Ma tu sei lontano ormai, sono settimane che non ci vediamo ed io non ho il coraggio di telefonarti più.La mia anima ringrazia la pioggia, mi sento tranquilla per un momento,come se queste lacrime dal cielo portassero via un po’ di questo dolore per averti perso.Rientro a casa, mi infilo sotto la doccia calda, il dolore è di nuovo presente, insopportabile, piango di cuore, ma tu non lo sai, non sei più con me.Non uscirei più da qui, vorrei stare a piangere per ore e lo farei se sapessi che questo servisse a farti uscire dal mio cuore.Vorrei chiudere gli occhi e dimenticare il mio dolore, i ricordi, gli sbagli, le paure che mi porto dentro.Sembrano secoli i giorni lontano da te, così vuoti e silenziosi da far paura.Per me è un tempo indefinito, un tempo che trascorre senza scopo.Senza di te ogni cosa è priva di senso, di forma, di colore, senza un suono, senza temperatura, privo di fragranza di vita…Come un mondo che rimane immobile a causa della tua assenza!Ventiquattro ore senza di te sono come un buco nero, un vuoto profondo, che cerco di riempire con qualcosa, ma infine mi arrendo perché quel qualcosa è sempre inutile, incolore, inodore, silenzioso, vuoto, privo d’ogni senso.Quel qualcosa non sei tu!Vorrei che tu tornassi indietro, vorrei che mi dicessi: ho bisogno di te, ho bisogno del tuo amore per esistere, così come ora lo sento io per te!
Guida i miei passi verso l’infinito: è lì che nasce il tramonto!
I ricordi assomigliano un po’ ai tatuaggi, con la sola differenza che il tatuaggio con il tempo può sbiadire, i ricordi… non sbiadiranno mai.
Chiudo gli occhi e mi fermo ad ascoltare il mio cuore… mi parla di caldi abbracci e dolci sorrisi… mi parla di corpi uniti da passione, di mani che si cercano e di labbra che si uniscono… mi parla di sguardi sinceri carichi d’emozioni… pronuncia un solo nome all’infinito, come una melodia lontana… ed il suo suono mi culla nella notte.
La fiducia non si impone, si ispira.