Giovanni Melucci – Religione
Dio ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti.
Dio ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti.
In qualunque modo lo guardo, come l’Assoluto, l’Inconoscibile, l’Essere Supremo, il Creatore, il Giudice, l’Indifferenziato, Dio mi sembra sempre umano, troppo umano.
Meno sono le parole, migliore è la preghiera.
Se esisto un motivo c’è, e riesco a spiegarlo a parole mie. Esisto perché Dio c’è.
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Io non so se Dio esiste, cercandolo non ho trovato la risposta.
Il signor Sempere credeva che Dio vivesse un po’, o molto, nei libri e per questo dedicò la propria vita a condividerli, a proteggerli e ad assicurarsi che le loro pagine, come i nostri ricordi e i nostri desideri, non andassero mai perdute, perché credeva, e fece credere anche a me, che finché fosse rimasta una sola persona al mondo capace di leggerli e di viverli, sarebbe restato un frammento di Dio o di vita.