Giovanni Melucci – Religione
Il riconoscere i propri peccati appartiene solo a chi riesce a confessarsi prima con se stesso e poi con Dio.
Il riconoscere i propri peccati appartiene solo a chi riesce a confessarsi prima con se stesso e poi con Dio.
Gli uomini hanno pensato troppo e per molto tempo a Dio, e lui ora comincia a stancarsi un po’.
Io sono circondato da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure allungano le mani su tutto quello che possono prendere.
Sii molto giusto. Prima di giudicare dà uno sguardo alla tua stessa miseria e guarda soprattutto l’infinita misericordia di Dio.
Secondo ciò che la Scrittura chiaramente dimostra, noi diciamo che il Signore ha una volta tanto deciso, nel suo consiglio eterno e immutabile, quali uomini voleva ammettere alla salvezza e quali lasciare in rovina. Quelli che egli chiama alla salvezza noi diciamo che li riceve per la sua misericordia gratuita, senza alcun riguardo per la propria dignità. Al contrario, l’ingresso nella vita è preclusa a tutti quelli che egli vuole abbandonare alla condanna; e ciò accade per un giudizio suo occulto e incomprensibile, per quanto giusto ed equo.
Così come il peccato ha reso l’uomo schiavo, la grazia, l’amore e il perdono di Dio lo rende libero.
Per asserire che il cristianesimo ha comunicato all’uomo verità morali precedentemente ignote, bisogna essere terribilmente ignoranti, oppure ostinati ingannatori. Il sistema morale espresso nel Nuovo Testamento non contiene nessuna massima che non fosse già stata precedentemente enunciata.